Da un punto di vista normativo hanno una differente certificazione CE, poiché l’ascensore rispetta una Direttiva Comunitaria specifica, 2014/33/UE, mentre il miniascensore ricade nella Direttiva Macchine 2006/42/CE. La discriminante è la velocità che per gli ascensori tradizionali è maggiore di 0,15 metri/sec, mentre per gli impianti a direttiva macchine tale valore è il limite.
All’atto pratico quindi i miniscensori sono più lenti di un ascensore e quindi hanno bisogno di minori spazi di extracorsa, sia in basso che in alto. Pertanto sono più facili da installare in caso di ristrutturazione o adeguamento o dove vi siano spazi ridotti, comportando minori opere murarie. I dispositivi di sicurezza previsti sono molto simili, così come le prescrizioni per l’esercizio dell’impianto.
Ovviamente l’ascensore, essendo più veloce, necessità di una linea elettrica specifica a causa della maggior potenza assorbita. Il miniascensore è invece alimentato dalla rete domestica e non assorbe più di 1,5 Kw a pieno carico. La portata utile di un miniascensore è in genere compresa tra 250 e 350 Kg (3 persone, se la capienza è idonea).
Anche qui non vi sono sostanziali differenze. Il tempo medio di consegna è 3-4 mesi. Ciò perché è necessario preventivamente redigere e depositare le pratiche edilizie relative alla ristrutturazione o manutenzione straordinaria (SCIA; Genio civile) necessarie anche per usufruire delle agevolazioni e detrazioni fiscali. Dopodiché, disponendo dei titoli autorizzativi, si eseguono le opere murarie ed edili (es. taglio scala, struttura di sostegno) e poi si provvede all’installazione dell’ascensore. Nei casi più complessi può essere necessario eseguire degli approfondimenti e quindi i tempi di consegna possono essere un po’ più dilatati.
Mentre i miniascensori sono quasi sempre idraulici per motivi di ingombro ridotto in alto, l’ascensore oleodinamico è ideale per dislivelli fino a 5 o 6 piani. Le tecnologie attuali lo rendono un impianto silenzioso e molto affidabile, dotato di elevato confort e precisione di fermata. É sicuramente la scelta più pratica e meno invasiva per i piccoli condomini. Inoltre la manovra di emergenza è semplicissima, l’assenza di carichi in alto (come il rinvio delle funi) consente maggior libertà progettuale e ridotto carico sismico, minor sollecitazione sulle strutture. Il montacarichi, data la necessità di sollevare carichi importanti, è preferibile sia ad azionamento idraulico.
Quasi mai vi è il vano disponibile. In tal caso, che è il più frequente, realizziamo una struttura in acciaio e cristallo antisfondamento, sia per interni (vano scala) che per esterni. Ovviamente la gabbia ascensore viene calcolata e dimensionata in base alla tipologia di intervento e la struttura stessa risponde alle severe certificazioni obbligatorie. Possono essere realizzati anche ascensori molto piccoli, con ingombri ridotti.
La manutenzione è obbligatoria sia per gli ascensori che per i montacarichi. É anche prescritta una verifica periodica biennale da parte di un organismo notificato, Asl o ARPA da eseguirsi col manutentore. I prezzi medi dei contratti base di manutenzione annuale partono da poche centinaia di euro per i miniascensori fino al migliaio di euro per gli ascensori più grandi, con servizi aggiuntivi disponibili come l’intervento di emergenza 24h o festivo.
Il nostro team di professionisti è in grado di seguire l’intero appalto, dall’idea alla messa in esercizio effettiva curando le pratiche edilizie, l’esecuzione delle opere edili, fabbrili, elettriche a contorno oltre naturalmente all’installazione a regola d’arte dell’impianto di sollevamento. Fabrica dispone di una fitta rete di manutentori autorizzati per mantenere l’impianto in perfetta efficienza e sicurezza nel tempo.
In pratica vi sono due modelli: quelli a pedana o piattaforma adatti per l’abbattimento delle barriere architettoniche per persone su sedia a ruote. I montascale a poltroncina, invece, sono adatti per le persone che sono in grado di camminare ma che fanno fatica a salire le scale in sicurezza, come le persone anziane, i cardiopatici ecc.
Dipende molto dalla scala. Poiché sono impianti costruiti su misura, la tipologia e lunghezza del binario incide molto sul prezzo finale, così come la collocazione al chiuso o all’aperto. In linea di massima i montascale più economici sono quelli a poltroncina rettilinea, i più costosi quelli a binario curvilineo, in particolare se vi sono pianerottoli intermedi lunghi. La forbice è pertanto molto ampia, con un prezzo di partenza da circa 3.000 € per gli impianti più elementari, fino anche a 30.000 € per impianti molto lunghi e complessi.
Anche in questo caso dipende dalla lunghezza e conformazione della guida. I montascale rettilinei possono essere consegnati in pochi giorni, quelli curvilinei complessi in 2-3 mesi. Le spese di esercizio sono molto ridotte sia per i consumi energetici irrisori, sia per i contratti di manutenzione.
L’acquirente può beneficiare delle detrazioni fiscali, dell’IVA ridotta al 4% e, se ne ha diritto, dei contributi regionali previsti dalla Legge 13/89.
Si, se gli spazi lo consentono si possono installare elevatori per piccoli dislivelli che sono molto gradevoli esteticamente ed hanno un costo limitato. Sono impianti idonei anche per edifici pubblici e uffici, teatri e per case private, anche per applicazioni all’esterno.